a Lucio Trevisan
| Anch'io ho visto le menti migliori della mia generazione appiattirsi come lumache alle scrivanie del successo o complottare come bambini per dare un senso all'emarginazione, per dare una vernice patetica alla propria mediocrità. Anch'io ho visto masse di gente piena di speranza chiudersi in casa a doppia mandata per paura di ladri, di stupratori e di idee. Questa è una poesia comunista, quindi senza disperazione, presente come un manifesto, squallida come una denuncia. Ho visto brillare acciaio e oro nei giovani nuovi accreditati come ambasciatori al nuovo modello di sviluppo; radicali fino alla stupidità, belli come dei giovani belli. La mia schizofrenia si inchina all'esistenza di questa poesia comunista. |