ad Ayrton Senna
| La tua antipatica freddezza si è
dissolta all'istante. Un primo maggio ironico per l'istrionico coraggio d'un pilota campione del mondo, per un bambino ricco che ha giocato fino in fondo al baciato dalla sorte, ha illanguidito con un'anticipata estate putrida, afosa, la tua visione del mondo mistica, gloriosa, e il tuo parlar con Dio s'è schiantato sul muro. E' bastato il sussulto lento, non più arrogante né sicuro del tuo casco giallo immobile, reclinato, e il silenzio sgomento continuo incapace di credere al reale, tenace nella speranza del banale che evoca la vita anche di fronte all'evidenza. ...e poi i riti lugubri dei moralisti, le loro tiritere, le preveggenze, i visi tristi, che nascondono sorrisi in nome dell'artificio e dello spettacolo, han reso macabro il sacrificio inutile della tua scienza esatta. Ma ormai è fatta: Il prezzo della morte è un gesto calcolato che costa la vita, ma il tuo non è stato così: non c'è tempo per l'estetica nella frenetica volata schiacciata contro un muro. |