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APPUNTI PER UN'ANALISI
Canto di emergenza

 

a Paolo

  Abbarbicato lichene a presunte certezze
attendo la tua ribellione di figlio,
covata, esplodere adolescente,
vomitarmi, arrogante, i tuoi aneliti
sacri, e spero, con scabre parole,
la mia presente dignitą di padre.
Ne temo anche l'assenza,
tu pure esisti libertario sognante,
denuncia di debole omogeneitą
dilatando, con convenzioni formali,
schemi neoclassici, lo spazio d'attesa.
Gli occhi mansueti, animali s'adombrano
lampi di presagio d'umanitą e di scienza
a cercare nell'abbandono
l'antro ove nascondersi, le ferite leccando,
per liberarsi, cartilagine, dalla larva antica.
Gli amici, troppo spesso diversi,
li spero peggiori, e ti esalto,
ombelico del mondo, per il tuo equilibrio raffinato,
solenne malinconia della conoscenza.
Porgi il tuo labbro, arso, per libertą agognate
al primo aspirato errore
e perditi. Nel gorgo, cadendo,
in profondi abissi troverai la tua
maturitą avversa.
Io, antico padre, mi perdo a guardarti
e l'affondar m'č dolce il coltello nella piaga.